Ce lo dicono i numeri: siamo sempre più esposti. Il costo dei danni causati dai disastri naturali - alluvioni, tempeste, uragani, picchi di calore estremi, con siccità, incendi e frane - è aumentato di 20 volte negli ultimi 50 anni.
Ce lo dicono i numeri: siamo sempre più esposti. Il costo dei danni causati dai disastri naturali - alluvioni, tempeste, uragani, picchi di calore estremi, con siccità, incendi e frane - è aumentato di 20 volte negli ultimi 50 anni.
Il vento spazza via l’ultimo grumo di nuvole grigie sul lungomare di Mandriola per lasciare spazio alla piena luce di ottobre. È il maestrale, nume tutelare della III Sagra del surf a S. Vero Milis.
Le coste mediterranee sono esposte alla seria minaccia del cambiamento climatico: è una delle più importanti crisi che l’umanità abbia mai affrontato. L’innalzamento del livello del mare, il surriscaldamento delle acque e gli uragani, caratterizzati da dinamiche sempre più mutevoli, stanno già avendo un impatto severo sulla vita di più di un terzo della popolazione mediterranea, circa 180 milioni di persone.
“Stiamo immaginando il futuro” spiega reggendo con un sacco pieno di rifiuti Inza Fofana, partito tre anni fa dalla Costa d’Avorio in guerra e arrivato in Italia su una barca, dopo aver attraversato l’Africa ed esser stato ospite per mesi dell’inferno libico. Inza è uno dei tanti ragazzi degli istituti Buccari e Marconi di Cagliari che sabato hanno partecipato all’iniziativa “#PlasticFreeGC”, promossa dal comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera su mandato del ministero dell’Ambiente.
Il Coast Day compie 11 anni e rilancia la sfida per un uso sostenibile delle risorse costiere. Nato nel 2008 per promuovere la campagna sulla Gestione Integrata della Zona Costiera (GIZC), coordinato dall’agenzia PAP/RAC delle Nazioni Unite e promosso dal programma SMAP dell'Unione Europa e dal progetto METAP della Banca Mondiale, l'evento è finalizzato alla sensibilizzazione delle popolazioni dei paesi del Mediterraneo sul valore delle coste, sulla loro conservazione e tutela per uno sviluppo sostenibile.
Sotto la luce accecante di giugno è necessario qualche istante per capire che l’enorme fenicottero rosa sormontato sul dorso da mezzo quintale di rifiuti non è un’allucinazione. Il pedalò della Cooperativa Golfo degli Angeli si avvicina allo scivolo del porto di Marina Piccola.
Sardegna come il Sahara? Sfatare i falsi miti aiuta a definire meglio la minaccia, che è reale e attuale. È perciò utile ricordare che il fenomeno della desertificazione non prevede la trasformazione dei territori a “chilometro zero” in distese sahariane con alte dune di sabbia (desertizzazione).
“Beat air pollution” è lo slogan dell'edizione 2019 della Giornata Mondiale dell'Ambiente, promossa ogni 5 giugno dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che quest'anno ha dedicato l'evento ai temi dell'inquinamento atmosferico e della crisi climatica.
"Oggi la situazione nel nostro mare è critica, sono molte le specie a rischio d’estinzione”, spiega Francesca Frau. Una vita dedicata al mare, alle sue meraviglie e ai pericoli che le minacciano quella della biologa marina.