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Ripartono le Operazioni di Riforestazione nel Montiferru: Una Foresta per le Api di MEDSEA

Ripartono le operazioni di riforestazione nel Montiferru, condotte da MEDSEA, dopo i primi 5 ettari di olivi, lecci ed arbusti della macchia mediterranea, ora e’ il momento delle piante mellifere per creare una Foresta per le api.  
 
Nelle scorse settimane, il team MEDSEA dedicato alle attività a terra, condotte dalla responsabile della campagna ‘’A Forest for Bees’’ (Una Foresta per le api), Maria Francesca Nonne, ha iniziato i lavori di preparazione del terreno nell’alto versante nord occidentale del Colle Santa Vittoria a Sennariolo, e di messa a dimora di circa 3000 piantine. I lavori si concluderanno nei prossimi due mesi, su una superficie complessiva di 1 ettaro. 
 
Tra le piante selezionate dal team MEDSEA, che andranno a comporre una foresta nettarifera dedicata alle api, e agli impollinatori naturali, ci sono specie di piccola taglia tra cui la lavanda, il rosmarino, l’elicriso, e specie di taglia media tra cui l’alaterno, il corbezzolo, il prugnolo selvatico e la ginestra odorosa, alternate alle specie autoctone rilasciate tra cui isole di cisto, la lavanda stecca, il mirto e l’erica. Tutto questo con l'intento di migliorare la biodiversità del sito. 
 
"Abbiamo selezionato - spiega Maria Francesca Nonne - le specie piu’ idonee per l’attecchimento in quest’area particolarmente esposta ai venti, e su questi suoli prevalentemente rocciosi e caratterizzati da sacche di terra tra un affioramento e l’altro, ma anche più resilienti al clima e ai suoi effetti’’. Una foresta per le api, per rigenerare il territorio del Montiferru devastato dal grande incendio del luglio 2021, in uno dei suoi comuni piu’ colpiti, Sennariolo, ha non solo lo scopo di riqualificare l’ecosistema verde, ma anche di supportare la diversità biologica e la stessa esistenza delle api e altri insetti impollinatori fortemente minacciati dai cambiamenti climatici. 
 
"Una delle conseguenze più gravi degli incendi delle dimensioni che abbiamo subito, ma in generale di tutti gli incendi è il silenzio generato dalla mancanza di vita, - spiega  ancora Nonne - per ristabilire un equilibrio, soprattutto con gli impollinatori, ma anche per l’avifauna, ci vogliono piante che spariscono in seguito agli incendi, lasciando il posto a specie molto aggressive anche se utili come per.es il cisto, per questo interveniamo, per accelerare il processo di ripristino di questo equilibrio".  
 
Considerando inoltre la mancanza di precipitazioni degli ultimi anni, nell’area sono stati allestiti 5 piccoli invasi per permettere agli insetti di abbeverarsi durante la stagione più critiche. 
 
Gli impollinatori, in particolare le api, svolgono un ruolo cruciale nel ciclo produttivo e riproduttivo delle piante selvatiche e alimentari, trasportando il polline dalle parti maschili a quelle femminili dei fiori, permettendo la loro riproduzione, e la produzione di frutti e semi utili all’uomo e agli animali. Senza di loro, un terzo delle piante fiorite non produrrebbe semi, riducendo drasticamente la quantità di frutta e verdura disponibile, con gravi ripercussioni sulle catene di approvvigionamento e sulla sicurezza alimentare globale. 
 
‘’La campagna "Una Foresta per le Api" mira a ricreare le condizioni ideali per ospitare api e altri insetti impollinatori, fondamentali per il mantenimento degli ecosistemi e la sicurezza alimentare"’’, aggiunge Piera Pala, presidente della Fondazione MEDSEA. 
 
A sostenere la campagna per le api a Sennariolo sono aziende e iniziative private internazionali e locali come Roamers, Patagonia, Extreme E, PlanBee e CoopAgri Sardegna. Grazie al coinvolgimento di realtà locali e internazionali, la campagna non mira solo a proteggere gli impollinatori, ma anche a sensibilizzare il pubblico sull'importanza della biodiversità e della riforestazione per combattere i cambiamenti climatici. L’obiettivo è quello di raggiungere un totale di 15 ettari complessivi grazie ad una foresta diffusa per le api su tutto il territorio della Sardegna. Ogni contributo, anche piccolo, è un passo verso un futuro più sostenibile. La chiamata per i donatori e’ aperta’’ - ricorda Pala. 

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