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ARTEMIS, incontro dei partner a Marsiglia per l'avvio dei lavori

Il 15 e 16 maggio, nella sede di Plan Bleu a Marsiglia, si è tenuto il primo incontro in presenza del progetto ARTEMIS dopo il kick off di marzo.  Progetto del Programma Interreg Euro-MED nell'ambito del Patrimonio Naturale Interreg Euro-MED, il progetto ARTEMIS è dedicato ad accelerare il ripristino delle praterie di Posidonia nel Mediterraneo. L'obiettivo è intrecciare i benefici sociali e finanziari dei servizi ecosistemici delle praterie di Posidonia nelle politiche pubbliche e private rilevanti, promuovendo impatti ambientali ed economici sostanziali in tutta la regione. 

Questo evento è stato estremamente fruttuoso, offrendo l'opportunità di esplorare le potenzialità delle sinergie con altre reti, in particolare con l'Agenzia Francese per la Biodiversità (OFB) e WWF France. 

Durante le discussioni della due giorni, ci siamo concentrati sull'allineamento dei concetti di Pagamento per i Servizi Ecosistemici (PES) e sull'esplorazione di meccanismi finanziari che valorizzino efficacemente questi servizi. Una domanda chiave che abbiamo affrontato è stata: quali sono i servizi ecosistemici più preziosi per ogni sito pilota? 
Oltre al partner principale Plan Bleu e a a noi di MEDSEA, partecipano al progetto l’Hellenic Centre for Marine Research, ISPRA, ECOACSA, Reserva de Biodiversidad, IME OBSAM Observatori Socioambiental de Menorca, EY Denkstatt Bulgaria, Bax, The Green Tank e il Comune di Monfalcone. 
Scambio di Visioni tra i Siti Pilota 
Nel secondo giorno delle giornate marsigliesi del progetto ARTEMIS, i siti pilota hanno condiviso i loro punti di vista sugli obiettivi da raggiungere, le aspettative e le sfide da affrontare. 
I quattro siti pilota del progetto ARTEMIS sono: 
  • ?? Creta - Guidato dall'Hellenic Centre for Marine Research 
  • ?? Minorca - Guidato dall'Institut Menorquí d'Estudis (IME) Obsam 
  • ?? Sardegna - Guidato dalla MEDSEA / Mediterranean Sea and Coast Foundation 
  • ?? Monfalcone - Guidato dal Comune di Monfalcone 
Ciascuno di questi siti è stato scelto per i loro ecosistemi unici e per il potenziale impatto che il nostro progetto può avere sulla loro conservazione e ripristino.  
 
 
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