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Il progetto, con un budget totale di circa 3 milioni di euro, co-finanziato al 80% dai fondi Interreg, coinvolge 10 partner provenienti da 5 paesi, offrendo una vasta gamma di competenze interdisciplinari, dalla biologia marina all'economia, dalla gestione delle politiche allo stakeholder engagement. Tra i suoi principali obiettivi vi sono il ripristino di oltre 2 ettari di praterie di posidonia, la generazione di ulteriori finanziamenti tramite accordi di Pagamento per Servizi Ecosistemici (PES) e la promozione di un cambio di politiche a favore della conservazione delle praterie marine nel contesto Euro-Mediterraneo. 

L'approccio innovativo dell'ARTEMIS non si limita alla conservazione in quattro siti pilota - tra cui in Sardegna nell’Area Marina Capo Testa Punta Falcone -, ma si estende alla valutazione e valorizzazione dei servizi ecosistemici forniti dalle praterie di posidonia, come il sequestro di carbonio, la protezione costiera e il sostegno alla biodiversità marina, sottolineando l'importanza di tali ecosistemi non solo per la biodiversità ma anche per il benessere umano e l'economia sostenibile. 

Attraverso il lavoro congiunto di enti di ricerca, autorità locali, organizzazioni non governative e il settore privato, ARTEMIS punta a diventare un modello replicabile per la gestione sostenibile degli ecosistemi marini e costieri, contribuendo agli obiettivi globali di conservazione della biodiversità e lotta ai cambiamenti climatici.  

Oltre alle attività di ripristino dei fondali in Sardegna, MEDSEA contribuirà significativamente alla comunicazione del progetto, mirando a sensibilizzare e coinvolgere il pubblico sulla conservazione delle praterie marine​.