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RICREA si presenta a Lucca, al lavoro sull'aggiornamento dei Contratti, si lavorerà anche sul Granchio Blu

I contratti di fiume, laguna e corpi idrici più in generale sono un eccezionale strumento di gestione sostenibile e partecipativa dell'ambiente, fondamentali per la tutela delle risorse idriche e la biodiversità locale. Tuttavia, vi è la necessità di aggiornare quelli sottoscritti da tempo, per allinearsi alle esigenze più attuali e alle direttive europee e nazionali legate alla transizione ecologica. Non in ultimo, è fondamentale creare le condizioni per la sottoscrizione di nuovi contratti nei territori a maggiore predisposizione verso la tutela e alla gestione sostenibile delle risorse idriche naturali. A questo obiettivo risponde Ricrea, PO Marittimo Italia - Francia, che vede coinvolte le Regioni Toscana, Liguria, Sardegna e la Paca (Provence-Alpes-Côte d'Azur) in Francia.  Sei i partner coinvolti: la provincia di Lucca (capofila), la provincia di Grosseto, la Fondazione MEDSEA, il comune di Alghero, Altare e il Dipartimento del Var.  
 
Obiettivo di Ricrea è lavorare nei contratti di fiume, laguna, lacustri e, in generale, nei contratti per la gestione dei corpi idrici, lavorando in alcuni territori per la realizzazione di nuovi contratti e in altri territori per rivitalizzare i contratti già sottoscritti, coinvolgere maggiormente il territorio, sia soggetti pubblici e privati, attraverso alcune delle attività già previste nei piani di azioni del contratto.  
 
La Fondazione MEDSEA lavorerà sul contratto delle zone umido marino costiere dell’Oristanese, sviluppando due tipi di azione: una materiale ed una immateriale. “La prima azione - illustra Manuela Puddu, referente MEDSEA per Ricrea e ingegnere ambientale - è sul contrasto delle specie aliene: in particolare lavoreremo sul granchio blu che sta portando problemi sulle coste del Mediterraneo e della Sardegna. Lavoreremo inoltre per un Osservatorio delle zone umide della Sardegna - continua Puddu - che sarà composto da un gruppo di ricercatori ed esperti di varie discipline che ha il compito di monitorare lo status di questi sistemi e ad aiutare a sensibilizzare da un lato la comunità e il settore privato, fornendo info chiare e comprensibili, dall’altra supportare i soggetti decisori attraverso  informazioni e dati scientifici in modo che si arrivi a sviluppare politiche territoriali sempre più concrete basate su dati reali e approcci scientifici”.  
 
Infine, l’obiettivo di Ricrea è quello di “allineare i contratti già in essere alle direttive delle politiche europee e nazionali legate alla transizione ecologica. “Quindi nei diversi piani di azione si lavorerà per inserire delle azioni volte al raggiungimento di questi obiettivi, come per le tematiche delle fonti rinnovabili, green economy, adattamento ai cambiamenti climatici”, conclude Puddu. Temi che sono sempre più nell’agenda giornaliera delle amministrazioni locali, nazionali ed internazionali.  

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