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Nelle saline di Carloforte, un nido artificiale per proteggere gli uccelli migratori

Le zone umide sono una delle risorse ambientali più importanti del nostro pianeta in quanto serbatoi di biodiversità e produttività naturale. Le Saline di Carloforte, tra queste, ospitano alcune delle più importanti rarità avifaunistiche della Sardegna, che tuttavia sono in pericolo, soprattutto durante il periodo di nidificazione, a causa dei disturbi di tipo antropico e della presenza di animali randagi. 

Il Comune di Carloforte è impegnato nella valorizzazione dell'ex compendio salantiero di Carloforte, sia dal punto di vista del ripristino del regime idraulico del sistema Salina che dal punto di vista della fruizione. In questo contesto, la Fondazione MEDSEA ha avviato una collaborazione con il Comune di Carloforte nell'isola di San Pietro e con la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) per la conservazione del sito naturale "Ex Saline di Stato di Carloforte", con l'obiettivo di tutelare e conservare l'ecosistema e l'habitat naturale con le diverse specie faunistiche e vegetali presenti. 

Questa collaborazione ha permesso lo sviluppo di un progetto “Migliorare la protezione degli uccelli migratori che svernano e nidificano a Carloforte”, il cui obiettivo è quello di preservare le saline come spot cruciale per gli uccelli migratori. A supportare il progetto anche il noto marchio di abbigliamento “Patagonia” che da anni sostiene le organizzazioni ambientaliste nel promuovere azioni concrete per incentivare cambiamenti a lungo termine, attraverso il “Patagonia Environmental Grants Program Fund”.  

“Il progetto mira a riqualificare e ripristinare le sponde interne della salina per proteggere le specie avifaunistiche più a rischio dalla presenza di numerosi e persistenti disturbi e minacce (ratti, cani, ecc.) – ha spiegato Alessio Satta, presidente della Fondazione MEDSEA -. Inoltre, a supporto dell’azione di tutela, si intende sensibilizzare i fruitori della salina sulle specie migratorie, così da contribuire alla loro conservazione e al monitoraggio”. 
“La natura, in quarant’anni di inattività delle saline, si è reimpossessata del suo habitat naturale, fortunatamente mai compromesso – racconta Luciano Durante, responsabile dell’Oasi Lipu di Carloforte - con decine di centinaia di Fenicotteri e numerose altre specie come le Avocette, Cavalieri d’Italia, Fratino, Volpoche, il Gabbiano comune, quello roseo, non in ultimo quello corso che, tra l’altro, ha dato ottimi segnali, nidificando per la prima volta in 25 anni in maniera piuttosto numerosa con ben 15 coppie osservate ... La riqualificazione, il ripristino degli argini e di alcune “barriere cuscinetto” diventano altresì importanti per favorire e tutelare la nidificazione di molte delle specie presenti o di nuove altre”.  

“L’Isola di San Pietro è un importante Zona Speciale di Conservazione. In questo quadro, - spiega il sindaco di Carloforte, Stefano Rombi – le Saline costituiscono un ambito privilegiato, sia di natura culturale, sia di tipo ambientale. Siamo molto contenti che, oltre ai lavori in corso legati alla fruizione ambientale e culturale del sito, con questo progetto sia possibile contribuire anche alla protezione del rilevante patrimonio avifaunistico che popola il compendio”. 

Tra gli obiettivi del progetto, il miglioramento della salute degli habitat presenti e dello stato di conservazione degli ecosistemi, che garantirà il mantenimento del numero di specie nidificanti e favorirà l’incremento del numero di specie protette come il Gabbiano corso nonché la nidificazione di nuove specie come il Fenicottero. I lavori inizieranno entro l’anno e dovranno concludersi entro aprile 2023.  
 

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