Si sono ritrovati nell’anfiteatro del porticciolo di Marina Piccola gli oltre 300 volontari chiamati dalla terza edizione di Puliamo la Sella. Hanno scelto la squadra dei SUP, o degli escursionisti. Hanno infilato maschera e boccaglio, o i guanti per le lunghe camminate lungo le banchine e l’arenile delle prime fermate del Poetto. Altri sono andati a caccia di rifiuti sulle canoe. I sommozzatori hanno rastrellato il fondo, i bambini si sono divertiti nel gioco di trasformare la plastica e i mozziconi in opera d’arte. Dopo tre ore hanno fatto ritorno all’anfiteatro, davanti allo stand della Fondazione MEDSEA, per la festa della raccolta: 15 tonnellate di rifiuti sottratti ai cespugli, alla sabbia, agli scogli, alla superficie e al fondo del mare. Un grumo di mezzo quintale di reti da pesca, una batteria d’automobile, un cerchione di motocicletta, tubi di ferro, latte, vetri e plastica, plastica, plastica. La fantasia dell’inquinamento è infinita.
Ma è festa: la massa inquietante spazzata sotto il tappeto della natura e della bellezza è manifesta, l’opera è leggera e cruciale, individuale e collettiva, necessaria e simbolica: “Il nostro obiettivo non è certo quello di risolvere un problema. Chiunque guardi il mare di Cagliari non può che elogiarne la bellezza. Ma bastano tre ore di pulizia per comprendere quanto si nasconda nella limpidezza dell’acqua o nel verde del promontorio. La minaccia agli ecosistemi è ovunque, e severa. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare”, spiega Andrea Alvito, biologo marino MEDSEA e protagonista nell’organizzazione dell’evento. “Una giornata straordinaria. Dopo l’anno di stop dovuto alla pandemia è magnifico trovare un entusiasmo perfino superiore a quello già importante delle prime due edizioni. Puliamo la Sella nasce certo per contribuire all’equilibrio ambientale del luogo simbolo della nostra città, ma soprattutto per sensibilizzare i cittadini. Vedere che ogni anno aumentano nel numero, vedere che appartengono a tutte le generazioni è il successo più grande” aggiunge il presidente di MEDSEA, Alessio Satta.
All’iniziativa del 29 giugno, patrocinata dal comune di Cagliari, hanno preso parte numerose associazioni sportive, ambientali e culturali: la Scuola di Kayak Olè Kayak, TuttiInSup, Cooperativa Golfo degli Angeli, AIR Sub, Subaqua Diving, Tribune – Settore Apnea, Marevivo Onlus, UpsideDown Sardinia, EcoClean Villacidro, Scout Cngei (Ca2), Scout Assoraider (Ca24), Farmacia Politica, Nieddittas, UniCa LGBT, Tourist Guide e Giovani per il Pianeta, i chioschi della prima fermata, Otium, Le Palmette e Sella del Diavolo . Ospite d’onore il campione di surf Francisco Porcella, tornato dalla raccolta a bordo di un SUP appesantito dalle buste del pattume galleggiante: “Una giornata magnifica, e un messaggio importantissimo per tutti, per le vecchie e le nuove generazioni. Tutti insieme dobbiamo cambiare, trovare un modo sostenibile di vivere l’ambiente. Piccoli gesti che insieme possono far masse e prendere una direzione diversa rispetto alla tendenza consumistica tipica del nostro tempo”.
Al ritrovo di mezzogiorno ogni capo squadra ha un racconto specifico sull’area battuta. Lo stupore per la quantità di rifiuti rinvenuta è pari solo all’allegria del rito collettivo, delle ore trascorse a vivere lo sport e la città con lo spirito del ritrovarsi per la causa dell’ambiente, per la causa della comunità nell’ambiente. “Siamo davvero felici di aver co-organizzato questo evento con la Fondazione MEDSEA”, dice Michela Congiu di RESET UNICA. “Siamo riusciti a coinvolgere molti studenti universitari e a dare il nostro piccolo contributo per la cura del pianeta. È stato bello ritrovarsi qui, in questa splendida giornata di giugno, dopo tanti mesi di solitudine”.
Puliamo la Sella rientra nel progetto più ampio della fondazione MEDSEA “Plastic Free Med”, che dal 2018 al 2020, in oltre 20 eventi svolti in Sardegna e in altre zone del Mediterraneo, ha consentito la raccolta di quasi 50 tonnellate di plastiche ed altri rifiuti in mare.
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