Il vento spazza via l’ultimo grumo di nuvole grigie sul lungomare di Mandriola per lasciare spazio alla piena luce di ottobre. È il maestrale, nume tutelare della III Sagra del surf a S. Vero Milis. La comunicazione carbonara dei surfisti in attesa, solitamente veicolata dai telefoni, avviene fra un incontro e l’altro grazie alla convergenza garantita dalla festa. Potrebbe dare onda in serata, a Sa Mesa Longa. Domani poi, e sicuramente lunedì. Con 30 nodi si solleverà prima Capo, poi Godzilla, Mini Capo, Punta, lo Scivolo, tutta la sequenza di “spot” che in poche centinaia di metri rendono quest’angolo del Golfo di Oristano il tempio mediterraneo del surf.
La sagra si distende nella sottile striscia di terra tesa fra il mare e lo stagno di Sa Salina Manna, con i suoi stand di shaper, gli artigiani creatori di tavole a pochi passi da Gianni Marongiu, rappresentante dell’antica arte d’intrecciare il giunco. E poi SUP, skimboard, kiteboard, skateboard esibiti e sperimentati, sulle rampe di legno nell’asfalto o nello specchio d’acqua increspato. E poi attrezzi e scuole di camminata nordica e calisthenics, gazebo di abbigliamento sportivo, prodotti enogastronomici locali, aquiloni per rappresentare con colore il vento, una lunghissima roulotte di metallo lucente che ospita la musica dal vivo. Celebrazione di fitness e turismo in un piccolo e riuscitissimo laboratorio californiano.
“La terza edizione conferma ancora una volta la passione crescente per il modello di vita legato al surf. È solo sabato mattina è le presenze sono già numerosissime. Non solo sport, il comitato della sagra ha voluto anche musica, libri, e ambiente”, spiega Daniela Zaru, assessore alle attività produttive, turismo e sport del comune di S. Vero in visita allo stand di “Ocean hemp”, il progetto che ha vinto il bluehackaton organizzato da MEDSEA all’interno del Coast Day 2019. Fibre di canapa per sostituire le reti da pesca e i materiali nautici che inquinano mare e coste.
Il primo appuntamento con l’ambiente è stato il clean up organizzato da MEDSEA (con il supporto di Parley for the Oceans) insieme al CEAS Aristanis, Spazio Giovani, Area Marina Protetta Sinis-Isola di Mal di Ventre, IMC e Comune di Oristano. Volontari di tutte le età e oltre cento ragazzi appartenenti alle scuole medie e superiori hanno raccolto 36 chili di rifiuti nella spieggia di Sa Mesa Longa, poi offerti alla vista dei passanti in grandi sacchi bianchi disposti sull’asfalto. Nel primo pomeriggio è stata la tavola rotonda sui temi ambientali a diventare protagonista della sagra. Rosita Folli del CEAS (Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità) di Oristano ha illustrato l’impatto che lo spreco alimentare ha sulle vite delle persone e dell’ambiente, e il progetto che presto coinvolgerà 400 studenti e 40 docenti in una grande campagna di sensibilizzazione in provincia, dove l’ammontare annuo degli sprechi ha raggiunto gli 8 milioni di euro. Il concetto di “eccesso” è stato toccato anche da Massimo Marras, direttore dell’Area Marina Protetta. Sostituire la plastica non è sufficiente, è necessario cambiare il nostro modo di percepire e gestire le necessità. Perfino a largo, nei retini utilizzati per le analisi, la quantità di micro e nano plastiche spesso è identica a quella dei micro organismi.
Alessandro Conforti, ricercatore del CNR di Oristano, oltre a raccontare l’affascinante storia dei vulcani sommersi del Sinis, ha rilanciato la campagna contro l’asportazione della sabbia spiegandone il grande valore, sabbie fossili derivate da rocce non più esistenti e quindi insostituibili. Simone Farina dell’IMC (Centro Marino Internazionale) di Torregrande ha parlato del progetto di citizen science legato alla pinna nobilis, un sistema di raccolta dati aperta ai cittadini capace di creare una cartografia della nacchera, ormai quasi estinta nel Mediterraneo. Luciana Andria ha spiegato invece il progetto di Legacoop per il posizionamento di dissuasori sonori che eviteranno a tartarughe e delfini d’essere vittime delle reti, e l’accordo siglato con i comuni di Cabras, S. Vero Milis e Bosa, che hanno messo a disposizione dei punti di raccolta per lo smaltimento dei rifiuti trovati dai pescatori in mare. Piera Pala, avvocato ambientale MEDSEA, ha infine esposto i principi e le azioni del progetto Maristanis, la gestione integrata delle zone umide portata avanti dalla fondazione assieme ai comuni e la popolazione degli undici comuni del golfo. “È stata l’occasione, fortunatamente non più così rara, in cui i temi della protezione ambientale e in particolare del mare si sono sottratti all’indifferenza e sono stati resi accessibili a un pubblico di non esperti”, ha commentato Pala, aggiungendo: “C’è un senso di responsabilità generazionale che sta emergendo con sempre più insistenza, che non aspetta più leggi calate dall’alto ma è al contrario aperto all’informazione e al cambiamento”.
Ultime notizie
MEDSEA aderisce al Camargue Red Alert con la Mediterranean Alliance for Wetlands per salvare l'avifauna
La Fondazione MEDSEA ha ufficialmente aderito, insieme ad altre 73 organizzazioni internazionali, al "Camargue Red Alert", un appello collettivo per salvaguardare le zone umide della Camargue, in Francia.
Wetland4Change: MEDSEA a Valencia per trovare soluzioni al cambiamento climatico grazie alle zone umide
Il team MEDSEA ha preso parte al secondo incontro del Consorzio dei partner del progetto Wetland4Change a Valencia, dal 26 al 28 novembre 2024, nell’incontro organizzato dai partner di progetto locali, Università…
A Malta il primo progetto di ripristino delle praterie di Posidonia e' condotto dalla Fondazione MEDSEA
Isole diverse, ma con problematiche simili per gli ecosistemi marini, fortemente minacciati dagli ancoraggi liberi e non regolamentati dalla nautica da diporto e dalla pesca a strascico praticata illegalmente. A…
Siamo tutti a rischio ''Valencia'', e vi spieghiamo perche'
Le recenti inondazioni a Valencia sono un esempio tangibile di come gli eventi estremi legati al cambiamento climatico stiano aumentando in frequenza, intensità e durata, colpendo duramente il Mediterraneo, un vero e proprio…
Avviato il monitoraggio delle praterie di Posidonia oceanica nell’Area Marina Protetta di Capo Testa Punta Falcone
Sono ufficialmente iniziate le attività di monitoraggio delle praterie di Posidonia oceanica nell’Area Marina Protetta (AMP) di Capo Testa Punta Falcone, situata a Santa Teresa Gallura. Nei giorni scorsi, il team marino della…
TransformAr: tempo di bilanci ad Exeter nel 7° Meeting dei Partner
A fine settembre si è tenuto a Exeter, nel sud-ovest dell'Inghilterra, il settimo incontro del Consorzio del progetto TransformAr, organizzato dal partner Westcountry Rivers Trust, che coordina le soluzioni basate sulla…
Architettura e ambiente delle zone umide a Costa produttiva, dall'8 al 14 settembre a Marceddì
Dal 8 al 14 settembre, Marceddì (OR) si è tenuto Costa Produttiva, un laboratorio multidisciplinare che unisce ricerca, innovazione e sostenibilità per il futuro delle nostre coste. Organizzato dal DICAAR dell'Università…
Premio Festambiente di Legambiente all'Isolotto di Cozze nello stabilimento Nieddittas
Questa estate il Premio Biodiversità 2024 - Assunta Maria Brachetta Festambiente di Legambiente, è stato assegnato a Nieddittas per il progetto dell’isolotto di gusci di cozze realizzato in collaborazione con MEDSEA, al largo di Corru…
Open day TransformAr a Marceddì: Stagni e Lagune per reimmaginare il futuro
Stagni e lagune come soluzioni naturali per adattarsi ai cambiamenti climatici. Di questo si è parlato in una passeggiata immersiva tra la laguna di Marceddì e lo stagno di San…
MEDSEA a Rovinj per l'incontro della missione Natural Heritage dell'Interreg Euro-MED sulla comunicazione dei progetti
MEDSEA ha fatto tappa a Rovigno, Croazia, dal 26 al 27 giugno 2024 per partecipare alle attività della missione Interreg Euro-MED Natural Heritage, che raccoglie i progetti tematici di questo triennio…
DesirMED: Soluzioni Naturali per l'Adattamento Climatico, confronto tra le regioni nell'assemblea di metà anno
Il progetto DesirMED ha recentemente tenuto la sua General Assembly online, il 19 e 20 giugno, per fare il punto sui progressi delle attività nel primo semestre. Un incontro che ha visto…
A Caccia di Rifiuti alla Sella del Diavolo per Difendere i cetacei
Quasi una tonnellata di rifiuti recuperate a terra e a mare questa mattina a Puliamo la Sella! a Cagliari. Plastiche, attrezzature da mare, come un’intera barca recuperata a pezzi e oggetti bizzarri…
Restauro attivo della Posidonia oceanica: MEDSEA alla World Seagrass Conference 2024 di Napoli
MEDSEA si conferma sempre più in prima linea nella restoration attiva della Posidonia oceanica, un tema cruciale per la conservazione degli ecosistemi marini del Mediterraneo. Di recente, è stata pubblicata…
Open Day di TransformaAr il 5 Luglio 2024 nella laguna di Marceddì a Terralba
Il 5 luglio TransformAr si racconta al pubblico con uno speciale Open Day. Il progetto Europeo Horizon 2020 che mira a sviluppare soluzioni di adattamento trasformativo al cambiamento climatico - e che proprio negli stagni di Terralba…
Puliamo la Sella! 2024 dedicato agli amici Cetacei, con WWF, ritorna a Cagliari il 15 giugno 2024
Il clean up costiero organizzato dalla Fondazione MEDSEA, Puliamo la Sella!, ritorna a Cagliari il prossimo 15 giugno. L'evento, giunto quest'anno alla sua sesta edizione, si svolgerà in una speciale edizione dedicata agli…
Deep Dive, Il talk per la Giornata Mondiale degli Oceani
La Giornata Mondiale degli Oceani è stata l’occasione per ribadire l'importanza di agire ora per proteggere uno dei nostri beni più preziosi: l’ecosistema marino e costiero. La coalizione delle Fondazioni…
- 1
- 2
- 3
- 4