La Giornata Mondiale degli uccelli migratori. Si nutrono sino a raddoppiare il peso del loro corpo in una sola settimana. Si preparano al viaggio, che può durare da una settimana a quattro mesi: dipende dal tragitto, dalla velocità in volo, dalle pause. Per orientarsi molti usano le stelle, e non è una leggenda metropolitana. È lo spettacolo degli uccelli migratori, in grado di volare dai 20 ai 1000 chilometri al giorno per garantire un futuro alla loro specie. Sono circa 2 mila le specie di uccelli, il 20% di tutte quelle conosciute, che migrano regolarmente, ma più del 40% è in declino e quasi 200 sono minacciate. Devono scampare a bracconieri, rifiuti, degrado degli habitat. La Giornata Mondiale degli uccelli migratori, che quest'anno si celebra tra l'11 e il 12 maggio, nasce con la finalità di salvaguardare le specie ornitiche migratorie. L’Italia rappresenta una rotta importante per il loro viaggio: situata nel mezzo tra la rotta Mediterranea e quella Atlantica, la penisola (e le isole!) è una sorta di area di sosta strategica dove gli uccelli possono riposare e trovare cibo prima di giungere alla tappa successiva del proprio viaggio. Ci sono milioni di uccelli che attraversano le coste e i valichi per raggiungere le aree di riproduzione e di nidificazione europee. Allo stesso tempo, esistono altre specie che nidificano in Italia e centinaia di specie migratrici che attraversano l’Italia due volte all’anno.
Le wetlands di Maristanis e gli uccelli migratori. Un tema di fondamentale importanza che riguarda anche le zone umide del Golfo di Oristano e della Penisola del Sinis, nelle quali vivono oltre 100 specie ornitologiche: alcune sono stanziali, altre invece sono migratrici, provengono prevalentemente dal centro dell’Africa e si fermano nelle wetlands sarde per riprodursi o per sostare e poi ripartire alla volta del nord Europa. “La migrazione è anche questo, una sorpresa ogni giorno, l'attesa e la possibilità di vedere qualcosa di speciale ogni giorno” dice Maria Pala, esperta in Scienze Ambientali della Fondazione MEDSEA, che aggiunge: “Le isole sono fondamentali per i migratori perché hanno un clima migliore, sono quindi ricche di cibo, e a primavera sono fiorite e ricche di nettare di cui si nutrono tanti silvidi (soprattutto). Le zone umide sono poi fondamentali perché anch'esse hanno cibo e acqua in abbondanza: rappresentano luoghi di sosta "unici" per moltissime specie. Alcuni, come la Pispola golarossa, magari vengono dalla Taiga o dalla Tundra siberiana e sostano nel salicornieto o nel prato umido per ricostituirsi le scorte di grasso. O gli stiaccini che nei giorni di sosta punteggiano ogni asfodelo in fiore e, forse, dopo una bella notte stellata, spariscono per continuare il viaggio”. “Per la sua naturale posizione geografica, l’Italia riveste un ruolo particolarmente importante come area di sosta e transito per i migratori paleartici-africani – spiega Gabriele Pinna della Lipu di Oristano - l’Italia costituisce un ponte naturale attraverso il Mediterraneo. Nei giorni scorsi, insettivori come le Rondini, i Gruccioni, la rara Pernice ma anche diverse specie di sterne e uccelli legati alle zone umide, provenienti dall’Africa, sono giunti nella nostra regione. Pochi giorni fa erano ancora nel Continente africano. Tantissimi di loro hanno attraversato il Sahara e il mare, percorrendo migliaia di chilometri ,spesso senza sosta, trovando nei nostri areali grandi quantità di insetti e habitat ideali per la loro riproduzione”.
Le minacce alle migrazioni. In occasione dell'edizione 2019 della Giornata mondiale degli uccelli migratori, arriva dalle Nazioni Unite un appello all'azione per fermare l'inquinamento. Il tema della Giornata, quest'anno, invita tutti a ridurre l'utilizzo della plastica, in particolare monouso, con lo slogan "Protect Birds: Be the Solution to Plastic Pollution!". "Un terzo della produzione di plastica globale non è riciclabile e almeno otto milioni di tonnellate di plastica finisce nei nostri mari, laghi e fiumi", ricorda Joyce Msuya, direttore esecutivo facente funzione dell'Un Environment. Gli uccelli scambiano la plastica per cibo, che li porta alla morte, e usano la stessa plastica per fare il nido, scambiandola per foglie, ramoscelli e altri oggetti naturali, che possono ferire e intrappolare i pulcini. Gli uccelli marini, in particolare, spiega l'Un Environment, sono minacciati dagli attrezzi da pesca come le reti in cui possono rimanere impigliati. L'Un environment sottolinea che occorrono sforzi congiunti di governi, industrie e consumatori per affrontare il problema, in particolare riducendo la plastica monouso. Più in generale, lungo il loro viaggio per la sopravvivenza, gli uccelli migratori incontrano diversi ostacoli sia naturali (i predatori) sia legati all'azione dell'uomo (le reti dei bracconieri e i fucili dei cacciatori). Ogni anno 25 milioni di uccelli nel bacino del Mediterraneo vengono uccisi dai bracconieri: si tratta soprattutto di uccelli migratori, molti dei quali specie rare e a rischio estinzione.
Ultime notizie
MEDSEA aderisce al Camargue Red Alert con la Mediterranean Alliance for Wetlands per salvare l'avifauna
La Fondazione MEDSEA ha ufficialmente aderito, insieme ad altre 73 organizzazioni internazionali, al "Camargue Red Alert", un appello collettivo per salvaguardare le zone umide della Camargue, in Francia.
Wetland4Change: MEDSEA a Valencia per trovare soluzioni al cambiamento climatico grazie alle zone umide
Il team MEDSEA ha preso parte al secondo incontro del Consorzio dei partner del progetto Wetland4Change a Valencia, dal 26 al 28 novembre 2024, nell’incontro organizzato dai partner di progetto locali, Università…
A Malta il primo progetto di ripristino delle praterie di Posidonia e' condotto dalla Fondazione MEDSEA
Isole diverse, ma con problematiche simili per gli ecosistemi marini, fortemente minacciati dagli ancoraggi liberi e non regolamentati dalla nautica da diporto e dalla pesca a strascico praticata illegalmente. A…
Siamo tutti a rischio ''Valencia'', e vi spieghiamo perche'
Le recenti inondazioni a Valencia sono un esempio tangibile di come gli eventi estremi legati al cambiamento climatico stiano aumentando in frequenza, intensità e durata, colpendo duramente il Mediterraneo, un vero e proprio…
Avviato il monitoraggio delle praterie di Posidonia oceanica nell’Area Marina Protetta di Capo Testa Punta Falcone
Sono ufficialmente iniziate le attività di monitoraggio delle praterie di Posidonia oceanica nell’Area Marina Protetta (AMP) di Capo Testa Punta Falcone, situata a Santa Teresa Gallura. Nei giorni scorsi, il team marino della…
TransformAr: tempo di bilanci ad Exeter nel 7° Meeting dei Partner
A fine settembre si è tenuto a Exeter, nel sud-ovest dell'Inghilterra, il settimo incontro del Consorzio del progetto TransformAr, organizzato dal partner Westcountry Rivers Trust, che coordina le soluzioni basate sulla…
Architettura e ambiente delle zone umide a Costa produttiva, dall'8 al 14 settembre a Marceddì
Dal 8 al 14 settembre, Marceddì (OR) si è tenuto Costa Produttiva, un laboratorio multidisciplinare che unisce ricerca, innovazione e sostenibilità per il futuro delle nostre coste. Organizzato dal DICAAR dell'Università…
Premio Festambiente di Legambiente all'Isolotto di Cozze nello stabilimento Nieddittas
Questa estate il Premio Biodiversità 2024 - Assunta Maria Brachetta Festambiente di Legambiente, è stato assegnato a Nieddittas per il progetto dell’isolotto di gusci di cozze realizzato in collaborazione con MEDSEA, al largo di Corru…
Open day TransformAr a Marceddì: Stagni e Lagune per reimmaginare il futuro
Stagni e lagune come soluzioni naturali per adattarsi ai cambiamenti climatici. Di questo si è parlato in una passeggiata immersiva tra la laguna di Marceddì e lo stagno di San…
MEDSEA a Rovinj per l'incontro della missione Natural Heritage dell'Interreg Euro-MED sulla comunicazione dei progetti
MEDSEA ha fatto tappa a Rovigno, Croazia, dal 26 al 27 giugno 2024 per partecipare alle attività della missione Interreg Euro-MED Natural Heritage, che raccoglie i progetti tematici di questo triennio…
DesirMED: Soluzioni Naturali per l'Adattamento Climatico, confronto tra le regioni nell'assemblea di metà anno
Il progetto DesirMED ha recentemente tenuto la sua General Assembly online, il 19 e 20 giugno, per fare il punto sui progressi delle attività nel primo semestre. Un incontro che ha visto…
A Caccia di Rifiuti alla Sella del Diavolo per Difendere i cetacei
Quasi una tonnellata di rifiuti recuperate a terra e a mare questa mattina a Puliamo la Sella! a Cagliari. Plastiche, attrezzature da mare, come un’intera barca recuperata a pezzi e oggetti bizzarri…
Restauro attivo della Posidonia oceanica: MEDSEA alla World Seagrass Conference 2024 di Napoli
MEDSEA si conferma sempre più in prima linea nella restoration attiva della Posidonia oceanica, un tema cruciale per la conservazione degli ecosistemi marini del Mediterraneo. Di recente, è stata pubblicata…
Open Day di TransformaAr il 5 Luglio 2024 nella laguna di Marceddì a Terralba
Il 5 luglio TransformAr si racconta al pubblico con uno speciale Open Day. Il progetto Europeo Horizon 2020 che mira a sviluppare soluzioni di adattamento trasformativo al cambiamento climatico - e che proprio negli stagni di Terralba…
Puliamo la Sella! 2024 dedicato agli amici Cetacei, con WWF, ritorna a Cagliari il 15 giugno 2024
Il clean up costiero organizzato dalla Fondazione MEDSEA, Puliamo la Sella!, ritorna a Cagliari il prossimo 15 giugno. L'evento, giunto quest'anno alla sua sesta edizione, si svolgerà in una speciale edizione dedicata agli…
Deep Dive, Il talk per la Giornata Mondiale degli Oceani
La Giornata Mondiale degli Oceani è stata l’occasione per ribadire l'importanza di agire ora per proteggere uno dei nostri beni più preziosi: l’ecosistema marino e costiero. La coalizione delle Fondazioni…
- 1
- 2
- 3
- 4