“Più attenzione agli Oceani, abbiamo solo un pianeta”: con il consueto garbo, quello con cui è entrato nelle case degli italiani attraverso le 3000 puntate dei suoi programmi televisivi Quark e SuperQuark e con i suoi 39 libri, Piero Angela ha rilanciato il messaggio in occasione dell'edizione 2019 del Premio Costa Smeralda, dedicato al mare, che ha celebrato la serata finale a Porto Cervo. La motivazione con cui è stato premiato dalla giuria del Premio è il pensiero di tutti: “Ammirazione e sincera gratitudine per l’autorevolezza, la competenza e la generosità con cui ha saputo divulgare contenuti scientifici, culturali e valoriali nel nostro Paese, un grande esempio di come il rigore dei contenuti possa accompagnarsi a una brillante capacità di raccontarli, arricchendo così il nostro comune patrimonio culturale”. Il mare ha perciò bisogno di una suggestiva e al tempo stesso solida narrazione. Bisogna dunque imparare a raccontare, coinvolgere, motivare. La Fondazione MEDSEA, che ha curato la sezione Innovazione Blu del Premio, è impegnata nella campagna di sensibilizzazione e promozione di azioni e progetti, finalizzati a ridurre gli impatti che causano la perdita del patrimonio naturale e culturale. L'inquinamento da plastica è una delle minacce più grandi: i governi del Nord Europa hanno conquistato consapevolezza a livello istituzionale e sono i primi al mondo a chiedere formalmente un trattato globale per affrontare la crisi generata dall'inquinamento da plastica nei nostri oceani. La dichiarazione è stata presentata due settimane prima della finale del Premio Costa Smeralda dai ministri dell'ambiente di Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia presso il Consiglio nordico di Reykjavik. In un contesto di avanzata compromissione, il tema dell'inquinamento da rifiuti plastici ha guidato la giuria alla scelta del vincitore della sezione Innovazione Blu: Seabin by LifeGate PlasticLess, il progetto del cestino dei rifiuti per il mare capace di raccogliere anche le microplastiche. “Sono state davvero tante le idee, le ricerche e i progetti presentati all'edizione 2019 del Premio Costa Smeralda, sezione Innovazione Blu – spiega il presidente di MEDSEA, Alessio Satta - tra questi, ne abbiamo selezionati dodici in base all’originalità e al reale impatto sulla tutela degli ecosistemi marino-costieri.
Il tema dominante è quello delle soluzioni per l’inquinamento della plastica in mare e della riduzione degli scarichi derivanti dalla navigazione a motore, ma si parlava anche di tavole da surf in sughero, di pesca a basso impatto ambientale e di progetti innovativi per l’educazione all’ambiente”. In cosa consiste Seabin, il progetto vincente? Si tratta di un cestino di raccolta dei rifiuti galleggianti in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm. Il Seabin viene immerso nell’acqua e fissato ad un pontile con la parte superiore del dispositivo al livello della superficie dell’acqua. Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del Seabin, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. La pompa ad acqua, collegata alla base dell’unità, è capace di trattare 25.000 litri di acqua marina all’ora. I rifiuti vengono catturati nel cestino al suo interno, che può contenere fino a un massimo di 20kg, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare. Quando la borsa è piena, viene svuotata e pulita. Un sistema per aiutare a conservare sani i nostri mari. Raccontare tutto questo, trasformare l'impegno di molti in una storia epica, è la missione di Piero Angela, tra i più amati divulgatori scientifici italiani. Azione e alla narrazione insieme possono fare tamto. Fiero di aver dato il suo contributo, il team di MEDSEA ringrazia il Consorzio e tutta l'organizzazione del Premio Costa Smeralda
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