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SATURN, primo monitoraggio sulle barriere antistrascico nel sinis

Nei giorni scorsi, al largo delle coste del Sinis e dell'omonima Area Marina Protetta, si è svolto il monitoraggio delle barriere antistrascico posizionate nei fondali.  
 
Oltre 60 dissuasori che, nello scorso febbraio, sono stati posizionati tra i 30-40 metri su fondale sabbioso a protezione degli habitat dell'area marina protetta e per contrastare la minaccia della pesca a strascico illegale nell'ambito del progetto SATURN - Sistemi Antistrascico per la tutela e il ripristino naturale dell'area marina protetta della penisola del Sinis.  
 
Il progetto, in collaborazione con il Flag pescando Sardegna Centro occidentale e l'Area Marina Protetta, è stato finanziato da Fondi Feamp 2014/2020 dell'agenzia regionale Argea con l'obiettivo di proteggere, tutelare i fondali e favorire il ripristino naturale, tra cui il ripopolamento dei pesci.  
 
Nelle scorse settimane, sono stati effettuati i primi controlli di monitoraggio, condotti dall'istituto  IAS-CNR (Oristano) - Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino.  Le barriere artificiali, monitorate con drone subacqueo, stanno iniziando ad integrarsi perfettamente con l'ambiente marino grazie alla colonizzazione da parte di diversi organismi; in questa occasione è stato possibile osservare con piacere anche la presenza di uova di calamaro. 
 
Nei prossimi anni, i successivi monitoraggi serviranno a rilevare oltre allo stato di ripopolamento della fauna e flora marina nell’area, anche eventuali tentativi di illecito. 

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