Se anche fossimo le persone più accorte del mondo, potremmo comunque non riuscire ad essere efficienti. La nostra abitazione congiura contro i nostri buoni propositi.
Le attuali tecnologie permettono di rendere le abitazioni “passive”. Ma cosa sono le abitazioni passive? Le abitazioni passive sono edifici in grado di mantenere il benessere termico senza bisogno di impianti di riscaldamento o raffrescamento. Le abitazioni passive richiedono circa l’85% in meno di energia di un’abitazione standard.
Per rendere un’abitazione passiva è necessario coibentare correttamente l’abitazione, garantendo contemporaneamente una corretta traspirazione e un isolamento che rendono costante la temperatura interna e la salubrità (evitando la formazione di muffe e di umidità all’interno). Per ottenere questo risultato è necessario costruire muri, pavimenti e tetti in modo da minimizzare le dispersioni e adottare infissi che minimizzano il passaggio di freddo e caldo, oltre che dei rumori.
Queste abitazioni spesso risultano essere salubri anche per l’utilizzo di materiali di origine naturale, secondo i dettami della bioedilizia e della bioarchitettura.
Un forte aiuto nella minimizzazione dei consumi la danno i sistemi di domotica, sia all’interno delle abitazioni che negli spazi comuni condominiali: l’esempio più semplice è quello dei sensori che rilevano il movimento e determinano l’accensione delle luci delle scale e degli androni.
LE ABITAZIONI PASSIVE POSSONO ESSERE AUTOSUFFICIENTI?
Queste abitazioni possono essere oggi quasi del tutto autosufficienti, con l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda (ma anche per il riscaldamento), di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e sistemi di accumulo. In una casa che ha i pannelli fotovoltaici, è possibile rinunciare al gas per cucinare e anche per riscaldarsi se, con un’adeguata coibentazione, si usano pompe di calore efficienti. In alcuni casi, l’uso del geotermico di piccola scala che, utilizzando l’acqua dell’impianto di riscaldamento, sfrutta la differenza di temperatura tra atmosfera e terreno, permette di massimizzare l’integrazione di questi impianti. In Italia, apripista ed esperienza consolidata è quella dell’Agenzia CasaClima di Bolzano.
Indubbiamente, è più facile trasformare un’abitazione indipendente in un’abitazione passiva, ma esistono in Italia ed Europa esempi di efficienza energetica e bioedilizia applicati anche a condomini e anche all’edilizia popolare. E i sistemi di verde sulle pareti e sui tetti sono diffusi in tante esperienze urbane: si pensi che nei tetti dei palazzi di diverse città del mondo ci sono giardini ma anche orti condominiali per garantire approvvigionamento di cibo e un migliore controllo della temperatura delle abitazioni.
QUALI SONO I COSTI DI UNA CASA PASSIVA AUTOSUFFICIENTE?
A fronte di un risparmio energetico dell’85% almeno rispetto ad una casa tradizionale, il costo di costruzione di una casa passiva è del 10-20% in più, con una media in Italia di circa 2000 euro al metro quadro, ampiamente competitivo.
Se buttare giù casa per renderla passiva può essere problematico, più facile è dotarla di un impianto fotovoltaico con accumulo, il cui prezzo è andato a scendere di anno in anno e oggi è molto al di sotto del prezzo di un’utilitaria, al netto del costo totale dei lavori. E ancora più basso è il costo di un impianto solare termico. E se parliamo di utilitarie, oggi, con la benzina a 2 euro al litro circa, diventa sempre più conveniente l’ibrido e lo potrebbe essere l’elettrico, con una domanda in costante crescita, se le infrastrutture per le ricariche fossero più capillari nella distribuzione e adatte alle diverse tecnologie.
L’unico modo per depotenziare scenari di guerra con quello russo-ucraino, infatti, è rendere l’Unione Europea sempre meno dipendente dall’estero, attraverso maggiori investimenti verso la riduzione del consumo energetico e la produzione di energia rinnovabile.
Ma se è tutto così bello e facile, perché dopo 20 anni stiamo ancora parlando della transizione energetica come qualcosa di futuribile?
Leggi la puntata precedente su 22 consigli su come ridurre il consumo di Energia.
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Vania Statzu
Economista ambientale MEDSEA
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